Il fruttosio e la salute del fegato

In un articolo redatto dal Dr. George Bay del Biomedical Research Center (LA) si affronta la tematica relativa ad un’eccessiva assunzione di fruttosio derivata prevalentemente dalle bibite zuccherate ma anche sotto forma di sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio.

NEW YORK, NY - SEPTEMBER 13: A 32-ounce soda is filled at a Manhattan McDonalds on September 13, 2012 in New York City. In an effort to combat obesity, the New York City Board of Health voted to ban the sale of large sugary drinks. The controversial measure bars the sale of sugar drinks larger than 16 ounces at restaurants and concessions. (Photo Illustration by Mario Tama/Getty Images)

Negli USA infatti l’assunzione di fruttosio attraverso l’abuso di bibite zuccherate è aumentata di 5 volte dagli anni ’50 agli anni 2000. Riguardo a tale incremento molte metanalisi hanno constatato che il rischio di obesità, diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e sindrome metabolica, sono correlabili all’eccessiva assunzione di queste bevande dolcificate con fruttosio.

In particolare, l’aumento del consumo di fruttosio attraverso questi prodotti commerciali e di facile accesso è stato correlato al rischio di sviluppare una NAFLD ossia una steatosi epatica non alcolica, volgarmente chiamata “fegato grasso”.

Inoltre è possibile correlare anche l’aumento dei trigliceridi nel sangue, fenomeno che si verifica perché il fruttosio viene metabolizzato principalmente nel fegato e, dopo che viene fosforilato, produce lo scheletro carbonioso per la costruzione dei trigliceridi stessi.

In parole semplici, l’eccesso di fruttosio aumenta la sintesi di acidi grassi (lipogenesi) e contribuisce a creare un quadro metabolico dannoso per l’organismo e pericoloso per la salute.

color aluminum drink cans piled

A questo punto la domanda viene quasi spontanea: è il fruttosio il nemico della salute? Assolutamente no! In questo articolo si sottolinea come sia l’eccesso di fruttosio (che troviamo spesso nascosto in molteplici prodotti industriali) a lungo andare ad alterare il nostro profilo metabolico aumentando trigliceridi plasmatici e, potenzialmente, portandoci verso un quadro di steatosi epatica non alcolica.

Il consiglio è quello di fare sempre molta attenzione alle etichette dei prodotti che acquistiamo, evitare il più possibile le bibite zuccherate ma al tempo stesso non eliminare il consumo abituale di frutta fresca che invece apporta notevoli quantità di vitamine e fibra.

George a Bray, “Energy and Fructose From Beverages Sweetened With Sugar or High-Fructose Corn Syrup Pose a Health Risk for Some People,” Advances in Nutrition, 4 (2013), 220–25 <http://dx.doi.org/10.3945/an.112.002816>.⁠