Uno studio recente pubblicato sulla rivista “Int. Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity“, nel Febbraio 2015, ha cercato di investigare i meccanismi di rifiuto degli alimenti non ancora noti nei bambini australiani di circa 24 mesi di età.
La neofobia è sostanzialmente la paura di tutto ciò che è nuovo e in contesto alimentare si rileva nei bambini che posseggono un atteggiamento di avversione nei confronti di alimenti a loro ignoti. Nella psicologia umana appunto indica una paura immotivata ad affrontare esperienze non incluse in una consolidata routine.
Il team di ricerca sottolinea che in Australia parecchi bambini non seguono le raccomandazioni di assunzione di frutta e verdura e questo comportamento potrebbe portare a maggior esposizione futura di malattie cronico–degenerative oltre che accumulo eccessivo di adiposità.
Infatti i bambini sostituiscono il consumo di frutta e verdura con quello di cibi ad alta densità energetica e poveri di nutrienti (merendine confezionate, bevande zuccherate..) comportamento già stato associato ad aumento di peso ed obesità.
Lo scopo di questo studio è di scoprire cosa causa la neofobia alimentare nei bambini e inoltre se esiste già una correlazione tra neofobia e un aumento di peso, causato appunto dalla sostituzione di alimenti vegetali con quelli ad alta densità calorica appena elencati.
Sono quindi stati raccolti i dati da due studi (Nourish e Saidi) e sono stati portati a termine tutti i tipi di questionari validati per certificare la veridicità delle informazioni raccolte.
I risultati hanno indicato che la neofobia è correlata al mancato consumo di frutta e verdura ma non risulta ancora correlazione con il peso dei bambini all’età di 24 mesi. Quindi i bambini che sviluppano questa paura nei confronti dei cibi mai assaggiati prima tendono ad avere uno scarso consumo di alimenti vegetali a favore di un eccessivo consumo di alimenti industriali. Non vi è ancora una correlazione con un aumento medio di peso perché molto probabilmente i bambini sono ancora molto piccoli e a questo stadio dello sviluppo non è ancora possibile identificare con certezza un meccanismo di questo tipo.
La soluzione ipotizzata dai ricercatori dello studio è mirata alla prevenzione della neofobia introducendo svariati alimenti vegetali nei bambini prima che si sviluppi questo picco neofobico (quindi seguendo vari step prima di ragguingere il picco a 24 mesi di vita) ed educando correttamente i genitori per quanto riguarda il controllo del consumo eccessivo di alimenti ad alta densità energetica.
Fonti:
- Perry et al. International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity (2015) 12:13 DOI 10.1186/s12966-015-0184-6
- Food neophobia and its association with diet quality and weight in children aged 24 months: a cross sectional study
- Rebecca A Perry1 , Kimberley M Mallan2*, Jasly Koo1 , Chelsea E Mauch1 , Lynne A Daniels1,2 and Anthea M Magarey1