Le Denominazioni di Qualità

L’Unione europea ha realizzato un sistema di marchi per promuovere e proteggere la denominazione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità.

Si tratta di tre marchi:

  • Denominazione di Origine Protetta (DOP)
  • Indicazione Geografica Protetta (IGP)
  • Specialità Tradizionale Garantita (STG)

Questo sistema permette, in tutti gli stati membri dell’Unione europea, di tutelare la diversificazione dei prodotti agricoli, di proteggere la diversa denominazione dei prodotti alimentari contro le imitazioni e i plagi e di aiutare il consumatore, informandolo sulle caratteristiche specifiche dei prodotti. In particolare i prodotti DOP e IGP rappresentano l’eccellenza della produzione agroalimentare europea e sono ciascuno il frutto di una combinazione unica di fattori umani ed ambientali caratteristica di un determinato territorio.

Ogni prodotto identificato mediante questi marchi deve sottostare ad un preciso disciplinare di produzione.

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Il Regolamento (UE) N. 1151/2012 (articolo 5) descrive precisamente il significato degli acronimi DOP e IGP precisando che:

  • con il marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta) si identifica un prodotto originario di un luogo, di una Regione o di un paese, la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico ed ai suoi intrinseci fattori naturali e umani e le cui fasi di produzione si svolgono nella zona geografica delimitata (ad esempio, il Prosciutto di Parma, il Prosciutto di San Daniele, il Crudo di Cuneo, il Gorgonzola, il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano hanno la certificazione DOP);
  • con il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) si designa un prodotto originario di un determinato luogo, Regione o paese, alla cui origine geografica sono essenzialmente attribuibili una data qualità e la cui produzione si svolge per almeno una delle sue fasi nella zona geografica delimitata (ad esempio, la Bresaola della Valtellina, Nocciola del Piemonte, Mortadella di Bologna hanno la certificazione IGP).
  • infine il marchio STG (Specialità Tradizionale Garantita) si rivolge a prodotti agricoli e alimentari che abbiano una “specificità” legata al metodo di produzione o alla composizione legata alla tradizione di una zona, ma che non vengano prodotti necessariamente solo in tale zona. Anche una preparazione STG deve essere conforme ad un preciso disciplinare di produzione (ad esempio: la pizza napoletana è un prodotto STG).

Di pari passo, esistono altre certificazioni italiane relative al settore enologico sempre regolamentate da un disciplinare:

  • Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG);
  • Denominazione di Origine Controllata (DOC);
  • Indicazione Geografica Tipica (IGT).

foto-vini-300x225I vini DOCG sono contraddistinti da una zona di origine ben precisa, anche con indicazione di sottozona, fino a restringere l’area a un comune, una frazione, una fattoria, un podere o una vigna. I disciplinari dei vini DOCG ricoprono le stesse tipologie di regole di quelli DOC ma i valori da rispettare sono più stringenti.

I vini DOC sono contraddistinti da una zona di origine ben precisa, anche con indicazione di sottozona, fino a restringere l’area a un comune, una frazione, una fattoria, un podere o una vigna. I vini D.O.C. sono soggetti a esami chimico-fisico ed organolettici durante la fase di produzione; tali esami sono eseguiti da apposite commissioni.

I vini IGT sono contraddistinti da una zona di produzione, in genere abbastanza ampia.

 

Fonti: 

http://www.dop-igp.eu/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/309

http://it.wikipedia.org/wiki/Prodotti_alimentari_tipici

http://www.prodottidopigp.it/

http://it.wikipedia.org/wiki/Denominazione_di_origine_controllata

http://www.imtdoc.it/cms/vini.php?id_testo=134693594285937