Il porro, dalla forma cilindrica e allungata, è una pianta erbacea le cui foglie presentano colorazione e consistenza diversa. Spesse e verdi, quelle apicali, bianche e tenere quelle terminali. Come la cipolla e l’aglio, questo ortaggio, appartiene alla famiglia delle Liliacee. In cucina il fusto bianco è utilizzato crudo o cotto e spesso sostituisce la cipolla nelle preparazioni per il suo sapore dolce e delicato.
E’ un ortaggio poco calorico, solamente 29 kcal/100g di prodotto crudo. Dal punto di vista dei micronutrienti, il porro, si presenta con un discreto contenuto di vitamine idrosolubili e tocoferolo (vitamina E).
L’aspetto nutrizionale più rilevante del porro è la presenza di composti solforati, caratteristica comune a tutte le liliacee, che, oltre ad essere responsabili di un odore pungente, sembrano avere un ruolo rilevante nella prevenzione del tumore allo stomaco. Inoltre è importante sottolineare che i composti solforati sembrano essere responsabili di un rallentamento nella crescita dell’Helicobacter Pilori, batterio causa di ulcere e gastriti.
Per godere dell’azione di questi composti è necessario attivarli. Tritare o schiacciare queste verdure permette agli enzimi presenti nell’ortaggio stesso di entrare in contatto con queste molecole e renderle bioattive. È consigliato inoltre l’ingestione a crudo, magari con una bella insalata o con lievi cotture per poter trarre i maggiori benefici da questo ortaggio.
Fonti:
- Bianchini F, Vainio H. – Allium vegetables and organosulfur compounds: do they help prevent cancer? – Environ Health Perspect. 2001 Sep;109(9):893-902. Review.
- Rana SV, Pal R, Vaiphei K, Sharma SK, Ola RP – Garlic in health and disease – Nutr Res Rev. 2011 Jun;24(1):60-71.
- www.fondazioneveronesi.it